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Roma capitale malamata

Il 14 maggio 2019 è stato presentato Roma capitale malamata (il Mulino 2018), di Vittorio Emiliani.

Roma, malgrado il suo fascino e la sua grande bellezza, è una città difficile da vivere, seppellita da luoghi comuni, oggetto di una vera e propria "romofobia". Le pagine di Emiliani ripercorrono la storia della Roma italiana, dal 1871 in poi, quando Roma diventa capitale inevitabile del regno d'Italia, ma fra invidie taglienti, recriminazioni, invettive; e con un'immagine sempre contrastata: matrona e ladrona, civilizzatrice e corruttrice. Un' immenso stravolgimento urbanistico ha sfregiato una città diventata di colpo capitale del regno, con una speculazione edilizia intensa, una immigrazione abnorme, il Vaticano offeso sul piano politico ma attivissimo nel trarre tutti i vantaggi dal nuovo stato di cose. Una città, dunque, che mai ebbe lo statuto speciale di capitale, come invece - e logicamente - ebbero Vienna, Londra o Parigi.
Un libro intenso, dunque, che racconta cose che dovremmo già sapere. Una su tutte: Roma è stata una vittima dello Stato unitario, non ha nulla da farsi "perdonare", anzi attende che i suoi crediti verso lo Stato siano saldati.

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