Il 12 maggio 2018 è stato presentato il volume Schiavi. Una storia mediterranea (XVI-XIX secolo) (il Mulino 2016), di Salvatore Bono.
Fra Rinascimento e età napoleonica, in Europa e nei paesi mediterranei la schiavitù ha riguardato milioni di persone: africani, turchi, arabi, italiani, spagnoli, portoghesi, francesi, ma anche greci, ebrei, slavi, magiari e persino ucraini, moscoviti, tedeschi, inglesi, olandesi, scandinavi. Attingendo a una ricchissima documentazione, questo libro narra la loro storia, dagli scontri e dalle catture per mare e per terra alla presenza di schiavi e schiave nella vita domestica e in quella pubblica, in Europa come sull'altra sponda del Mediterraneo: costretti al remo sulle navi (dove gli schiavi in senso stretto affiancavano i galeotti e i buonavolontà, cioè degli uomini liberamente ingaggiatisi), ma anche sfruttati in cantieri e miniere o impegnati in proprio come barbieri, sarti, gestori di botteghe; oppure, in un rapporto che non escludeva l'affetto, servitori, governanti, concubine.
Una storia dimenticata e dai molteplici aspetti (compreso quello delle conversioni religiose), che queste pagine riportano in vita sotto gli occhi del lettore