Il 10 febbraio 2017, sempre nell'ambito della serie "Pesaro Storie" proposta dalla Società pesarese di studi storici, è stato presentato il volume di Marta Boneschi, I migliori oggetti della nostra vita (pp. 360, Il Mulino 2016).
Nel XX secolo, e specialmente nella seconda metà, la vita delle persone è profondamente cambiata. Stili di vita, valori, comportamenti e tanti oggetti che da secoli accompagnavano le nostre vite sono improvvisamente andati in soffitta (dal "prete" che scaldava il letto al macinapepe della nonna, dalla radio a transistor al juke box): rendersene conto a volte non è nemmeno facile. Oggi malattie fino a qualche ventennio fa mortali sono debellate con tre giorni di antibiotici, la catena del freddo assicura la conservazione del cibo, la stessa idea di spesa (che un tempo si faceva quasi quotidianamente allo spaccio) è una più larga e duratura provvista, che poi se la vedrà con freezer e microonde. I migliori oggetti della nostra vita è una sorta di catalogo ragionato delle cose che ci hanno accompagnati, un album della vita e del costume contemporanei, quasi un museo vivente di noi stessi e del cammino - brevissimo, eppure tanto lungo - che ci separa dal mondo dei nonni, dei genitori, perfino dalla nostra stessa infanzia.