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Traditori. Una storia politica e culturale

Lunedì 25 maggio 2015 Stefano Pivato (univ. di Urbino) ha conversato con Marcello Flores (univ. di Siena ) autore di Traditori. Una storia politica e culturale (il Mulino 2015).


Chi è un "traditore"? Nel corso dei secoli questo titolo infamante, afferma l'autore, è stato attribuito "agli apostati, agli eretici, ai convertiti, ai rinnegati, ai transfughi, agli ammutinati, ai disertori, alle spie, agli informatori, alle quinte colonne, ai collaborazionisti, ai ribelli, ai rivoluzionari, ai terroristi, ai voltagabbana, ai pentiti, ai crumiri; per non parlare degli infedeli e degli adulteri all'interno della sfera privata".
Il problema, come si vede, è complesso e soprattutto muta nel tempo. Chi vince, poi, non viene bollato come traditore (nessuno giudicherebbe Georges Washington reo di lesa maestà contro Giorgio III); dunque il tradimento sarebbe questione di date (come pare abbia affermato Charles Maurice de Talleyrand-Périgord), ciò che oggi è infedeltà domani potrebbe essere vista come gesto di coraggio. Nelle vicende umane, insomma, il tradimento pare eternamente in agguato: ma si tramuta, si trasfigura, non è mai uguale a se stesso.

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