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I conventi degli ordini mendicanti nel Montefeltro medievale

Venerdì 31 maggio nell’auditorium di palazzo Montani (piazza Antaldi, 2 – 61121 Pesaro), nell’ambito della serie “Incontri a palazzo Montani” proposta dalla Società pesarese di studi storici in collaborazione con il Comune di Pesaro (Assessorato alla Cultura) e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Francesco Salvestrini (Università di Firenze) e Guido Vannini (Università di Firenze) hanno conversato con Cristiano Cerioni (Università di Firenze) e Tommaso di Carpegna Falconieri (Università di Urbino), curatori del volume I conventi degli ordini mendicanti nel Montefeltro medievale. Archeologia, tecniche di costruzione e decorazione plastica (Firenze University Press, 2012, pp. 148)


Questo libro indaga per la prima volta la tipologia degli insediamenti montefeltrani degli ordini Francescano e Agostiniano attraverso l’analisi storica, archeologica, storico-artistica e petrografica degli elevati di alcuni conventi risalenti ai secoli XIII e XIV, da Montefiorentino a Macerata Feltria e a Piandimeleto, da San Marino e San Leo a Mercatello sul Metauro.
“L’idea di volgere lo sguardo verso il fenomeno della presenza mendicante nel Montefeltro durante i secoli XIII e XIV – affermano i curatori dell’Introduzione – è scaturita da una duplice considerazione. Dal punto di vista propriamente storico questa analisi permette di affrontare il tema della declinazione locale di un macrofenomeno che ha interessato l’intera societas christiana occidentale: per tale ragione un capitolo dell’opera è dedicato alla storia dell’espansione mendicante con l’attenzione rivolta alle emergenze documentarie e narrative coeve e alla tradizione successiva. Dal punto di vista propriamente archeologico, l’analisi è stata svolta a partire dalla constatazione che quanto è rimasto delle strutture materiali dell’importante esperienza mendicante costituisce a tutt’oggi un inedito archivio di dati utili a far luce sulle trasformazioni formali e tecnologiche occorse nei primi due secoli della sua storia, i flussi delle maestranze, la loro interazione con la società e l’ambiente in cui si sono trovate ad operare”.
Saggi di Katia Buratti, Cristiano Cerioni, Tommaso di Carpegna Falconieri, Giulia Giulianelli, Giuliana Raffaelli; prefazione di Francesco Salvestrini.

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