Lunedì 10 giugno 2013 alle ore 18,00 nell’auditorium di palazzo Montani (piazza Antaldi, 2 – 61121 Pesaro), nell’ambito della serie “Incontri a palazzo Montani” proposta dalla Società pesarese di studi storici in collaborazione con il Comune di Pesaro (Assessorato alla Cultura) e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, è stato presentato – con la partecipazione dell’autore – il libro di Emilio Gentile (Università “La Sapienza”, Roma) E fu subito regime. Il fascismo e la marcia su Roma (Laterza, Roma-Bari 2012, pp. 320).
«Fece fessi tutti». La frase – il soggetto sottinteso è Benito Mussolini – è rozza quanto efficace. La usò nel 1949 Cesare Rossi, uno dei più stretti collaboratori di Mussolini nei primi anni del fascismo, per descrivere l’abilità e l’astuzia con cui il giovane “duce”, alla vigilia della marcia su Roma, ingannò i maggiorenti della classe dirigente liberale.
Orlando e Facta, ma anche Salandra, Nitti e Giolitti caddero nella trappola di trattative condotte separatamente con ciascuno di loro, fra settembre e ottobre 1922, quando ciascuno pensava di essere il futuro presidente del consiglio di un governo di coalizione con la partecipazione minoritaria dei fascisti. Ma mentre Mussolini trattava, il partito fascista – un partito-milizia, mai visto prima nel Regno – mobilitava la sua organizzazione armata per prendere del potere e conquistava gran parte dell’Italia settentrionale e centrale, sfidando apertamente lo Stato e finendo per espugnarlo.
La marcia su Roma fu poi definita dagli avversari ormai sconfitti, e successivamente anche dagli storici, “una messa in scena”, “una goffa kermesse”, una “trascurabile adunata di utili idioti”: cioè il fenomeno non fu compreso nella sua portata e pericolosità, né prima né – a lungo – dopo.
Questo libro, di straordinaria efficacia narrativa, esplora quei mesi drammatici in cui tutto poteva accadere, e il cui esito fu invece un regime ventennale.