L'11 novembre 2019 la Società pesarese di studi storici ha proposto, in collaborazione con l'Università dell'Età libera di Pesaro, una conversazione del prof. Gastone Breccia sul tema I Curdi nel Novecento. Il relatore ha conversato con la prof.ssa Silvia Serini.
Il Kurdistan è l'area, di circa 450 mila kmq (una volta e mezza l'Italia), suddivisa tra Turchia, Siria, Iraq e Iran e abitata dall'etnia curda. La maggior parte del Kurdistan è nell'area sud-orientale della Turchia, circa 230 mila kmq; il Kurdistan iraniano è esteso per circa 125 mila kmq, che è il 7,5% dell'intero territorio statale; ci sono poi un Kurdistan iracheno di 74 mila kmq (cioè il 17% della superficie dell'Iraq) e un più frammentato Kurdistan siriano (18.300 kmq, il 10% della superficie totale della Siria). Insomma, un popolo senza Stato: fra 30 e 40 milioni di individui, perlopiù musulmani sunniti, la cui lingua appartiene al sottogruppo nord-occidentale delle lingue iraniche (dunque indoeuropee).
Il problema del popolo curdo attraversa il XX secolo e le cronache dei nostri giorni. Proprio il voltafaccia del presidente USA Donald Trump, che ha lasciato gli "alleati" curdi della Siria in balia dell'esercito turco, è alle origini della conversazione proposta.