Logo della Società Pesarese di Studi Storici



  
2014 - Altre attività

Il Medioevo e la Grande Guerra

Per il centenario della Grande Guerra, il 19 novembre 2014 la Società pesarese di studi storici e il Circolo della stampa di Pesaro hanno proposto una conferenza di Tommaso di Carpegna Falconieri sul tema Il Medioevo e la Grande guerra.

L'intervento ha riguardato i modi attraverso i quali il Medioevo fu recepito e riproposto durante la prima Guerra mondiale. In quel conflitto terribile di macchine micidiali e di fanti in trincea, con cui iniziò il "secolo breve" (secondo la nota definizione di E.J. Hobsbawm), il Medioevo e i suoi miti furono paradossalmente, di grande rilevanza: e non èper caso che Giovanna d'Arco, eroina della nazione francese, non fu canonizzata nel XV secolo bensì nel 1920, immediatamente dopo la fine del conflitto.
La propaganda bellica si servì di temi medievali per incitare i propri combattenti e per stigmatizzare le azioni del nemico; la costruzione dei grandi quadri storici di alcuni tra i principali studiosi del Medioevo (tra cui Bloch, Huizinga, Kantorowicz, Pirenne) e perfino la costruzione degli universi narrativi "medievaleggianti" di alcuni tra i principali autori inglesi del XX secolo (tra cui C. S. Lewis, autore delle Cronache di Narnia, e di J.R.R. Tolkien, autore dello Hobbit e del Signore degli anelli) devono molto alle esperienze di guerra; diverso il clima in Italia, perché qui il movimento futurista si scagliava contro il "passatismo", di cui il "medievalismo" era parte fondamentale.  
Nella conferenza sono stati presentati sinteticamente due temi principali: come alcuni simboli desunti dall'immaginario, allora corrente, sul medioevo siano stati impiegati nel discorso pubblico e dagli stessi combattenti per illustrare e spiegare la guerra; e per quali ragioni il caso italiano vada considerato sui generis. In questo caso, è stata sottolineata la dimensione sostanzialmente cattolica del medievalismo italiano, cui si contrapponevano però due proposte: da un lato il futurismo, dall'altro il mito di Roma antica.

E-mail: rpu@abanet.it
c.f. 92007540419